Esproprio Fornace Penna, i commenti dopo il decreto

Legambiente “Kiafura” Scicli: “Adesso reperire le somme per la messa in sicurezza”. Il Partito Democratico: “Finalmente di tutti! Rendiamola pienamente fruibile”

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SCICLI – Letta la notizia, in tanti hanno immediatamente parlato di data storica. Il 2 febbraio 2024 può sicuramente considerarsi una tappa cruciale che sblocca la tanto sperata salvaguardia della Fornace Penna.

Ieri la Regione Siciliana ha espropriato lo stabilimento bruciato di contrada Punta Pisciotto a Sampieri. Il dirigente generale dell’assessorato regionale ai Beni culturali, Mario La Rocca, ha emesso il decreto con cui “è pronunziata l’espropriazione definitiva e autorizzata l’occupazione permanente e definitiva in favore del Demanio della Regione Siciliana, ramo archeologico, artistico e storico, degli immobili costituenti la Fornace Penna“.

L’annuncio, giunto da Palermo, ha originato un giro di reazioni. Tra i primi a commentare l’esproprio Legambiente “Kiafura” Scicli, da anni in prima linea per salvare il monumento di archeologia industriale.

Come associazione ambientalista – afferma la presidente del circolo locale, Alessia Gambuzza  – abbiamo sollecitato, più e più volte, negli ultimi sei anni l’intervento urgente da parte della Regione, anche incontrando, nel luglio scorso, insieme al sindaco Mario Marino, proprio il Dirigente Generale, e realizzando diverse iniziative politiche e di sensibilizzazione, ultima lo straordinario concerto di pianoforte del maestro Marcello Giordano Pellegrino”.

Nella foto Alessia Gambuzza

Gambuzza indica la strada da continuare a percorrere. “Urge adesso – aggiunge  –procedere all’immissione in possesso del bene e reperire le somme necessarie per la messa in sicurezza della Fornace. Parallelamente ai procedimenti amministrativi, bisognerà indire un concorso di progettazione, ai fini del restauro del monumento, che potrà avvenire attraverso un accordo tra Comune e Assessorato Regionale ai Beni culturali, per l’inserimento del progetto all’interno delle varie misure dei fondi strutturali, del PNRR o del Piano di adattamento ai cambiamenti climatici”.

La presidente del circolo locale del Cigno Verde parla chiaro: “I passaggi da eseguire, come si può intuire, sono impegnativi e richiedono forte impegno politico e tecnico, così come una attenta partecipazione popolare”.

Dice la sua anche il Partito Democratico di Scicli. Esattamente una settimana, in occasione del centenario dell’incendio che distrusse la fabbrica di laterizi, il PD ha riunito in una tavola rotonda, il Sindaco, il Sovrintendente ai Beni Culturali della Provincia di Ragusa e il deputato regionale dem Nello Dipasquale, per fare il punto della situazione circa lo stato della procedura di esproprio e delle relative e consequenziali azioni di tutela del bene stesso.

Si tratta di un passaggio storico, atteso dalla nostra città da decenni. Un risultato – commentano dal Partito Democratico – conseguito letteralmente sul campo dalle associazioni e dalla società civile in primis, ma anche e soprattutto dal lavoro sinergico tra queste e la politica a tutti i livelli di governo”.

Se alla precedente amministrazione va il merito di aver innescato un’importante accelerazione, ponendo in essere tutti gli atti propedeutici all’emissione del decreto odierno, un ringraziamento dovuto va a chi, rappresentandoci in Regione – scrive il PD –, ha mostrato sensibilità e attenzione per un sito così caro alla comunità sciclitana, agendo con tempestività per proteggerla e consegnarla alla collettività”.

La Fornace Penna – terminano i dem – da oggi è di tutti, non ci sono più alibi, come Partito Democratico ci faremo trovare al fianco di tutti coloro i quali si muoveranno per renderla un bene finalmente e pienamente fruibile dalla collettività. E questo a prescindere dal colore politico di chi agirà”.

 

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