Scicli, le società sportive: “Sforzi inimmaginabili per tirare avanti”

Sacrifici economici e rinunce alla vita familiare. I massimi rappresentanti di alcuni sodalizi locali, ospiti venerdì sera a “Città a confronto”, raccontano cosa si è disposti a fare pur di garantire ai giovani locali l’attività sportiva

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SCICLI – Gli sponsor privati e le entrate derivanti dalle iscrizioni ai settori giovanili, la maggior parte delle volte, non bastano alle società e associazioni sportive di Scicli per coprire i costi di gestione. Spesso dirigenti e associati devono mettere mano al proprio portafoglio pur di tirare avanti e garantire, così, a tanti bambini e giovani di praticare sport.

Non solo sforzi economici. Le attività sportive settimanali e la disputa dei relativi campionati tolgono tempo alla vita familiare di istruttori e componenti dirigenziali.

I sacrifici quotidiani sostenuti dalle società sono emersi durante il dibattito di venerdì sera a “Città a confronto”. Ci si rimette facendo sport a Scicli? Alla domanda hanno risposto Fabrizio Lonatica (direttore sportivo della Meerkat Scicli), Carmelo Ficili (presidente dello Scicli Social Club), Angelo Massari (numero uno dello Scicli C. R.) e Alessandro Paternò (rappresentante della asd Siklani pallavolo). I quattro rappresentanti del mondo sportivo sciclitano in trasmissione hanno invocato un intervento del Comune in sostegno delle società: l’erogazione di adeguati contributi economici e il rinnovamento delle strutture sportive esistenti rappresenterebbero due soluzioni valide.

 

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