Bambinopoli a Scicli, “Condizioni oscene, vallo a spiegare ai bambini!”

Lo stato delle aree gioco della città messo a fuoco da Guglielmo Scimonello. L’ex assessore comunale si scaglia, ancora una volta, contro l’amministrazione Marino

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SCICLI – Silenziosamente le bambinopoli della città vanno in decadenza. Aree trascurate e giochi obsoleti o danneggiati non costituiscono più un’attrattiva per i più piccoli. Addirittura, in alcuni casi, metterci piede potrebbe essere pure assai insidioso. Escludendo quelli delle frazioni rivierasche, dove si registra l’impegno di privati e associazioni, gli spazi ludici a Scicli non se la passano proprio bene.

Contesto che viene considerato un esempio lampante del degrado urbano che stritola la città. Guglielmo Scimonello lo afferma a gran voce. L’ex assessore comunale, scagliandosi, nuovamente, contro l’amministrazione Marino, denuncia lo stato di incuria delle bambinopoli del Villaggio Jungi, di piazza Italia (largo Gramsci) e di via Tagliamento.

Quanto occorrerà attendere, ancora, per vedere i parchi gioco della città riqualificati – domanda Scimonello -, facendoli tornare nel pieno della loro funzionalità ed efficienza?”.

Arriva un pizzico di sarcasmo dall’ex assessore: “Le strutture ludiche per bambini – prosegue – devono avere una piccola crisi d’identità, visto che da molto tempo assolvono esattamente alla funzione opposta, rendendo le bambinopoli un luogo non troppo sicuro per i bambini”.

Nella foto Guglielmo Scimonello

Per Scimonello è chiaro che l’amministrazione comunale “non può accampare scuse”, rispetto a una questione che “si trascina da tempo”. Soprattutto adesso, in prossimità dell’estate, “ci troviamo – afferma – ancora con i giochi delle bambinopoli in pieno degrado.

L’ex assessore fa notare come buona parte delle aree attrezzate per bambini sono “a mezzo servizio, con i giochi danneggiati e dissestati. Forse ci si è dimenticati della funzione primaria delle giostrine (scivolo, altalena, dondolo e cavalluccio): intrattenere i bambini, preferibilmente, in uno spazio esterno”.

Scimonello vede una profonda ferita da rimarginare nel parco giochi di largo Gramsci: “Ad eccezione di qualcuna, le attrezzature ludiche sono impraticabili. Vallo a spiegare ad un bimbo di due anni come mai – termina – non può giocare e divertirsi all’aria aperta”.

 

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