SCICLI – Avanti con gli interrogatori, aspettando l’esito dei rilievi effettuati dai Ris di Messina. Sono trascorsi 17 giorni dal ritrovamento del cadavere di Giuseppe Ottaviano.
Le indagini, affidate dalla Procura della Repubblica di Ragusa ai Carabinieri, sulla morte del 40enne sciclitano, trovato senza vita nella sua abitazione di via Manenti la sera del 12 maggio scorso, proseguono speditamente.
Anche questa mattina, come nei giorni precedenti, i militari dell’Arma hanno ascoltato delle persone nella speranza di avere elementi importanti per dare una svolta all’attività investigativa. Il lavoro degli inquirenti, ovviamente, avrà una spinta importante dopo l’esito dei rilievi effettuati dai Ris di Messina.
Intanto un passo determinante nelle indagini lo si è fatto con l’esame autoptico, eseguito 10 giorni fa. Le prime risultanze dell’autopsia, infatti, hanno evidenziato ulteriori traumi subiti dalla vittima. Le gravi lesioni emerse sul corpo di Ottaviano, hanno escluso la possibilità di un evento accidentale o di traumi autoinferti.
Le indagini dei Carabinieri del Nucleo Investigativo di Ragusa, che procedono unitamente ai colleghi del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Modica e della Tenenza di Scicli, stanno seguendo interamente la pista dell’omicidio.
Sotto la lente di ingrandimento anche i tabulati telefonici dell’utenza del giovane per conoscere con chi avesse avuto contatti. Nulla viene tralasciato dagli inquirenti.
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