Cimitero monumentale, “Troppo tardi! Il danno è fatto”

Tanit Scicli si esprime sui lavori in corso nell’area storica del camposanto

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SCICLI – Fanno ancora rumore (metaforicamente parlando) i lavori in corso nell’area monumentale del cimitero di Scicli. L’altra sera il sindaco Mario Marino ha tentato di gettare dell’acqua sul fuoco della polemica, innescata dall’intervento-denuncia del consigliere comunale Bruno Mirabella. La discussione, però, si mantiene su temperature “roventi” con l’intervento di Tanit Scicli.

L’associazione culturale chiede la parola per offrire al dibattito pubblico il suo punto di vista sul cantiere, che interessa la parte storica del camposanto.

Prima di scrivere questo comunicato – afferma Tanit -, abbiamo riflettuto qualche ora, perché non abbiamo nessuna voglia di invischiarci in beghe politiche che non ci appartengono”.

Scriviamo da cultori della nostra città, primi a credere che la bellezza del cimitero monumentale – riporta la nota – andava tutelata sì, ma anche valorizzata, al punto da intraprenderne uno studio approfondito della storia, dell’architettura, dell’arte e dei personaggi ivi sepolti, organizzando passeggiate culturali alla scoperta dello stesso, promuovendone la visita ai viaggiatori e lavorando a una pubblicazione di prossima stampa”.

Fatte queste premesse Tanit Scicli entra nel merito della questione: “Conoscevamo, purtroppo, l’esistenza del ‘Piano Bellia’, già parzialmente attuato anni or sono, nelle adiacenze dell’area interessata e non ultimato per decenni, poiché l’emergenza loculi non aveva mai toccato livelli disastrosi come quelli attuali.

Secondo Tanit “poco meno di trecento loculi non risolvono un problema, ma mettono un coperchio parziale in attesa della costruzione del nuovo lotto cimiteriale, che sta per iniziare tra non molto. A questo punto – riporta il documento -, si poteva pazientare un attimo!.

A detta dell’associazione “l’emergenza, dovuta al bisogno di nuove sepolture, giustifica solo in parte il lasciapassare all’avvio dei lavori e, d’altro canto, l’assoluta mancanza di controlli e di rispetto del luogo grava immensamente sulle responsabilità degli enti di competenza, comunali e provinciali”.

Per Tanit Scicli è ormai tardi per porre rimedio, in quanto “uno degli angoli più belli del nostro cimitero monumentale è scomparso per sempre”.

Chiediamo a tutti gli attori sociali, politici e culturali di questa città – scrive Tanit – di portare al meglio a compimento i lavori in corso, rendendoli il meno impattanti possibile e, successivamente, cercare di recuperare il nostro cimitero monumentale, ormai in abbandono da anni, cominciando dal mettere in sicurezza i monumenti in questo momento interessati dai lavori, alcuni già danneggiati dagli stessi e non coperti solamente da un po’ di terra, come detto”.

All’interno dell’area storica del camposanto ci sarebbero “altre, fragili, opere in forte pericolo, perché non debitamente protette e sottoposte, quindi, giornalmente alle vibrazioni del cantiere”. Riguardo i mezzi impiegati nei lavori, questidovevano e potevano essere più piccoli, vista la delicatezza del luogo e per i quali, al fine di concederne l’accesso, è stata coperta di cemento la scalinata centrale e si è danneggiato il prato.

Nella foto l’area del cimitero monumentale interessata dai lavori

A lasciarci di stucco e farci profondamente riflettere, però, è soprattutto la mancata coscienza del danno storico e artistico – specifica Tanit – che si sta compiendo, capace di azzerare in poco tempo un’armonia architettonica unica. Signori e Signore è stato danneggiato irreparabilmente un luogo magico, questa è la verità assoluta”.

Si provi finalmente a capire – conclude Tanit – che un cimitero monumentale, decorosamente conservato, non è solo motivo d’orgoglio per Scicli, ma anche un’attrazione culturale di prestigio per la città, capace di sviluppare un indotto economico, utilizzabile in parte per una manutenzione costante del sito”.

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