Scicli, “Bandiera blu? Guardiamoci intorno…”

Poste in evidenza dalla consigliera comunale di Start, Consuelo Pacetto, delle problematiche che allontanerebbero il prestigioso riconoscimento, a cui l’amministrazione Marino sta puntando

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SCICLI – Abissale, al momento, il vuoto che separa Scicli dalla “Bandiera blu”. La distanza che conduce all’ottenimento del prestigioso riconoscimento, obiettivo più volte dichiarato dall’amministrazione Marino, viene calcolata dalla consigliera comunale di Start Scicli, Consuelo Pacetto: “Puntiamo alla Bandiera blu, ma siamo indietro di una decina d’anni”. Quella tracciata è una strada in salita e resa tortuosa dai “persistenti problemi del passato, che il nuovo Sindaco Marino e la sua squadra – afferma Pacetto – si erano impegnati a risolvere, e di nuovi”.

“Quest’anno, per esempio, non si erano mai viste così tante ordinanze che vietano la balneazione su tutto il litorale sciclitano. Eppure, professiamo di essere una meta turistica appetibile. Ma dove possono fare il bagno i nostri turisti?”, domanda l’esponente di Start.

Ad aggravare la situazione – prosegue Pacetto – i continui divieti per l’utilizzo dell’acqua potabile che oramai sono all’ordine del giorno. Poi c’è l’erogazione idrica che manca o arriva a singhiozzo. È l’esempio di contrada Corvo. Il Sindaco lo scorso anni aveva già comunicato ai residenti una risoluzione definitiva, con l’utilizzo del pozzo ESA (di cui nulla si è più saputo)”.

Nella foto Consuelo Pacetto

La Consigliera si concentra poi sul decoro del territorio e sulla accessibilità delle spiagge. “Andiamo malissimo! I tanto annunciati lavori di pulizia e scerbatura, in questi ultimi giorni sulla pagina social dell’assessore di riferimento, sembra essere trattata come straordinarietà, quando invece dovrebbe essere ordinarietà. Molte zone della città e delle borgate sono molto sporche, piene di sterpaglie e rifiuti.

Pacetto, infine, registra con dispiacere come sia diventato “difficile scendere in spiaggia con passeggini e carrozzine, considerato che in tutti i nostri arenili le passerelle non arrivano fino alla sabbia umida.

Un’inaccettabile mancata sensibilità e una forte mancanza di rispetto – chiude l’esponente del movimento startino – verso il mondo delle famiglie con bimbi piccoli e soprattutto verso il mondo dei diversamente abili, che hanno pari diritti e dignità.

 

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