Scicli, il “Q. Cataudella” impressiona i suoi ospiti

Due istituti superiori del Padovano in visita alle strutture degli indirizzi Tecnico Agrario e del Professionale Alberghiero di contrada Bommacchiella. Sono stati accolti nei giorni scorsi dal preside Enzo Giannone: “Ricevuti grandi apprezzamenti. Intenzione condivisa è quella di pensare a progetti comuni”

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SCICLI – Allarga la sua tela di rapporti e collaborazioni l’istituto superiore “Quintino Cataudella” di Scicli. In quest’ottica la scuola del preside Enzo Giannone ha ospitato nei giorni scorsi due istituti superiori del Padovano. Sono stati accolti i dirigenti scolastici Roberta Scalone e Alessandro Donà, rispettivamente in rappresentanza dell’istituto comprensivo statale di Montegrotto Terme e dell’i.s. di Istruzione Agraria “Duca degli Abruzzi”, ovvero il polo agrario più grande del Veneto e d’Italia, fondato nel 1874.

Questo incontro è frutto della volontà della nostra scuola – esordisce Giannone – di costruire costantemente relazioni con scuole dello stesso indirizzo in Sicilia e in Italia: da queste reti nascono opportunità formative e di crescita per le comunità scolastiche”.

Gli ospiti hanno visitato le strutture dell’istituto Tecnico Agrario, nonché quelle del Professionale Alberghiero, di contrada Bommacchiella. “Abbiamo ricevuto grandi apprezzamenti – commenta il preside del ‘Q. Cataudella’ – per le moderne attrezzature di cui il nostro istituto è dotato. Con noi si sono complimentati anche per l’azienda agraria, che comprende circa seimila metri di serre di ultima generazione, dedicate alla coltivazione dell’ortofrutta e che si estende per circa 12 ettari di carrubeto, oliveto e pieno campo. Stupore in particolare è stato espresso per le colture in serra, già in fioritura e organizzate secondo i più innovativi sistemi di coltura”.

Nel corso dell’incontro, è stata ribadita e condivisa l’intenzione di pensare a progetti comuni che, partendo dalle specificità delle singole scuole, possano consentire di ampliare gli scambi di esperienze, di docenti e alunni, tra Scicli e Padova, e proporsi come modello virtuoso di collegamento tra parti d’Italia così lontane geograficamente, ma così vicine per vocazioni ed economie.

I territori del ragusano e del Veneto, con le loro peculiarità ambientali, economiche e sociali – termina Giannone – forniscono numerosi spunti e attività che possono diventare proposte didattiche per le scuoleCome sempre, ci impegneremo e lavoreremo con serietà anche per raggiungere questo importante obiettivo”.

 

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