Scicli e il sudest Siciliano: finanziamento per il rilancio dei siti Unesco

Progetto finanziato dal Mibac con la Legge 77 del 2006 e co-finanziato dalle Regione siciliana

-Pubblicità-    

SCICLI – Anche Scicli, rappresentata dal primo cittadino Enzo Giannone, era presente all’incontro, svoltosi ieri mattina nella Sala degli Specchi di Palazzo Ducezio a Noto, dove è stato presentato e illustrato il progetto rivolto ai siti Unesco del sudest siciliano. Si tratta di un progetto, finanziato dal Mibac con la Legge 77 del 2006 e co-finanziato dalle Regione siciliana, dedicato al rilancio di tre siti patrimonio dell’Umanità vale a dire “Le città tardo barocche del Val di Noto”, “Villa Romana del casale di Piazza Armerina”, “Siracusa e le Necropoli rupestri di Pantalica”. Il finanziamento del Ministero ammonta a un milione di euro mentre il co-finanziamento regionale è di 100 mila euro. Sono cinque le azioni previste dal progetto: revisione e adeguamento dei piani di gestione; sistematizzazione delle conoscenze del patrimonio dei Siti Unesco Val di Noto, Villa Romana del Casale e Siracusa-Necropoli di Pantalica, e istituzione del relativo archivio unico; progettazione ed attuazione della comunicazione dedicata; cartellonistica; diffusione della conoscenza del patrimonio Unesco all’interno delle comunità locali e per i visitatori. Un piano che intende essere lungimirante e concreto che mira all’obiettivo di incrementare la qualità della fruizione dell’offerta culturale e turistica dei Siti Unesco non solo verso i sempre più numerosi visitatori, ma anche nei confronti delle comunità locali, facendo prendere consapevolezza e rendere partecipi, cittadini e fruitori esterni, delle molteplici peculiarità dei beni materiali e immateriali, che riguardano la storia, l’arte e le tradizioni che caratterizzano il Val di Noto. Durante i lavori i sindaci e i rappresentanti dei tredici comuni coinvolti (Caltagirone, Catania, Militello in Val di Catania, Modica, Noto, Palazzolo Acreide, Ragusa, Scicli, Piazza Armerina, Cassaro, Ferla, Siracusa e Sortino) hanno ribadito la necessità di fare rete puntando ad un sistema che dia risalto all’unicità di un territorio attraverso la realizzazione di un’immagine coordinata come strumento di valorizzazione degli aspetti culturali, storici, naturalistici, ma anche dei servizi offerti.

-Pubblicità-