I “Solisti Veneti” dopo 25 anni tornano a Scicli in ricordo del Maestro Scimone

Domenica 4 agosto

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SCICLI – Scicli rende omaggio al Maestro Claudio Scimone. A darne notizia il sindaco Enzo Giannone e il suo vice, con delega alla cultura Caterina RiccottiDomenica 4 agosto la comunità celebrerà la memoria dell’amato Maestro Claudio Scimone, di origini sciclitane. La giornata dedicata al padre de “I Solisti Veneti” -scomparso lo scorso 6 settembre a Padova, da dove dirigeva la celeberrima orchestra che vanta ormai 60 anni di esecuzioni in Italia e nel mondo- sarà scandita da due momenti. Alle 18.30 si terrà una commemorazione in Piazza Busacca, proprio davanti a Palazzo Scimone dove -per volontà della famiglia di origine del Maestro, composta dal cugino Carlo Scimone, della moglie Margherita Czartoryski e della nipote Maria Clotilde Czartoryski Scimone– sarà scoperta la lapide in onore a Claudio Scimone, deposta sulla facciata del palazzoDurante la solenne inaugurazione saranno presenti le autorità locali e il Complesso Bandistico L.Busacca e F. Borrometi, diretti dai Maestri Giordano Manenti e Massimo Piccione che, in occasione dell’evento commemorativo, eseguiranno l’Inno di Mameli, due marce sinfoniche per banda, e l’Inno di Busacca. Mentre alle 20.30 nel Santuario Mariano Maria SS. della Pietà, Santa Maria La Nova di Scicli, l’orchestra de “I Solisti Veneti” che saranno in Sicilia al completo con la moglie di Claudio Scimone, Clementine Hoogendoorn, terranno un concerto gratuito, aperto al pubblico fino ad esaurimento posti. Sommamente significativo il programma del concerto serale, che presenterà l’opera più amata, eseguita e registrata da Claudio Scimone: L’Estro Armonico, Opera Terza di Antonio Vivaldi. Per l’esattezza ne verrà interpretato il Secondo Libro, Concerti 7-12, che in effetti ne è la sezione di massima bellezza e genio.  Il Maestro Scimone, con il suo amore per i grandi del passato, cercava il cuore della musica. Eccoci quindi davanti a un capolavoro della letteratura musicale “L’Estro Armonico”, titolo che nell’ossimoro proposto (le regole armoniche e la fantasia estrosa) ben sigilla anche l’anima del grande Maestro Claudio Scimone, tanto più rigoroso quanto più incline alla fantasiosa creatività. Scrive del Maestro Claudio Scimone la nipote Clotilde: “Claudio ha condotto la sua vita ed il suo lavoro con fervente passione, intensa dedizione, amore e determinazione che lo hanno portato ai più alti riconoscimenti e ad essere e rimanere un gigante nella storia della musica. Noi che continuiamo a condurre le nostre vite, dedichiamo un momento di silenzio in memoria di colui che tanto ha fatto per il mondo della musica e della cultura in Italia e che ora porta via con sé, la grande magia con la quale dirigeva I Solisti Veneti. Rimarrà l’eco della sua musica e i disegni aerei della sua bacchetta magica, a ricordarci dei suoi incantesimi musicali”. Dal 4 agosto a Scicli ci sarà anche una lapide a ricordarlo, una lapide che ha incise nella roccia proprio le parole della nipote.  L’eredità del Maestro, il suo amore incondizionato verso la musica, la sua attenzione verso i giovani talenti, la sua spiccata curiosità intellettuale, soprattutto, la sua amata musica veneta sarà per sempre patrimonio di tutta l’umanità. La direzione artistica della giornata del 4 agosto a Scicli è a cura del Maestro Marcello Giordano Pellegrino, di Fondazione Confeserfidi.

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