L’opposizione consiliare spinge per l’ospedale Busacca: “Ipotesi proponibile, non sono quattro mura vuote”

I consiglieri comunali di minoranza intervengono sull’eventuale utilizzo del nosocomio sciclitano ‘bocciato’ nei giorni scorsi dal Sindaco

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SCICLI – In questo periodo di emergenza sanitaria nazionale, a Scicli di riflesso si è tornato a parlare dell’ospedale “Busacca”. Negli ultimi giorni ha infatti preso piede l’ipotesi di utilizzare il nosocomio sciclitano per ospitare i pazienti meno gravi affetti da Covid-19. Dopo questa proposta avanzata dall’on. Orazio Ragusa e subito “stoppata” dal Sindaco, con annesse polemiche, ora è l’opposizione consiliare a dire la sua riguardo la struttura ospedaliera. I consiglieri di opposizione puntano l’indice contro il primo cittadino. In una nota il gruppo di minoranza dichiara di apprendere “con una buona dose di disappunto la decisione autonoma del Sindaco di opporsi all’eventuale utilizzo dell’ospedale Busacca”. L’opposizione consiliare ricorda al Sindaco che “l’ospedale Busacca non è un guscio vuoto. Il nosocomio sciclitano, nonostante i tagli voluti dalla legge c.d. ‘Balduzzi’, -riporta il documento– è aperto ed operativo con l’erogazione di alcune prestazioni utili e necessarie per la collettività”. I consiglieri di minoranza rilevano che “alla luce del fatto che il Maggiore di Modica è stato individuato come Covid Hospital, riteniamo che non sia rispondente il trasferimento di alcuni reparti, compreso il servizio emergenza-urgenza attualmente non fruibile, su altri nosocomi della provincia”.

Per tale motivo il gruppo di opposizione giudica opportuno “trasferire tutto ciò che riguarda il Maggiore di Modica presso il Busacca di Scicli, immediatamente disponibile, così da destinare il nosocomio modicano all’emergenza in atto”. Una soluzione definita “naturale” dai consiglieri di minoranza in quanto “destinare ad altre strutture che non sia quella sciclitana le prestazioni ed i servizi erogati dal Maggiore di Modica, determina –si legge nella nota- un ulteriore stress al servizio sanitario e mette ancora più in uno stato di disagio il bacino di utenza territoriale”. Gli esponenti della minoranza consiliare affermano di “non sapere con chi il Sindaco si sia confrontato e consigliato visto che anche il sindacato degli infermieri ha espresso il suo disappunto sulla posizione assunta dal primo cittadino. Noi siamo fermamente convinti e disponibili –conclude il gruppo di opposizione- a valutare l’opzione dettata dall’emergenza così come pensiamo che nessuna emergenza sia valida a giustificare una sospensione della Democrazia”.

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