Scicli, Giannone chiede a Demaio una seduta dedicata allo scioglimento 2015

Ai lavori saranno invitati a partecipare il presidente della Commissione regionale Antimafia, Claudio Fava e l’avv. Salvatore Poidomani, legale incaricato dal Comune alla tutela dell’Ente      

Nella foto da sx: il sindaco Enzo Giannone e il presidente del Consiglio comunale, Danilo Deamio
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SCICLI – Non appena sarà possibile si terrà una seduta consiliare dedicata allo scioglimento del Consiglio comunale 2015. La notizia da qualche ora ha assunto i crismi dell’ufficialità. Il sindaco Enzo Giannone, infatti, ha chiesto al presidente della civica assise Danilo Demaio di riunire il Consiglio comunale dedicato esclusivamente alla questione scioglimento. Ai lavori saranno invitati l’on. Claudio Fava, Presidente della Commissione regionale antimafia dell’ARS e l’avv. Salvatore Poidomani, legale incaricato della tutela dell’Ente. “A seguito della recente relazione della Commissione regionale antimafia dell’ARS avente ad oggetto ‘Inchiesta sul ciclo dei rifiuti in Sicilia’ -scrive il sindaco Giannone in una nota-, si è riacceso un dibattito serrato in città sui fatti che portarono allo scioglimento del Consiglio comunale nel 2015, un passaggio storico che ha segnato un ‘vulnus’ nella storia della città, in tutte le sue componenti. La città -prosegue Giannone- si è già espressa politicamente, in maniera chiara, nell’ultima tornata elettorale amministrativa. Ora serve piuttosto la ricostruzione puntuale delle dinamiche che portarono ai fatti. In questo senso si ritiene che sia opportuno un passaggio nel massimo consesso cittadino affinché, attorno ad una questione che non può e non deve essere divisiva, la comunità parli con voce univoca e pretenda una volta per tutte di conoscere la verità, con riferimento al passato ma anche per costruire un presente ed un futuro sereno e trasparente. Per il bene di tutti, senza logiche di parte e con la forza e il coraggio -conclude il Sindaco- di ritrovare cause e responsabilità”. L’amministrazione comunale ha intanto deliberato, alla fine dello scorso mese di aprile, di dare espresso incarico all’avv. Salvatore Poidomani del Foro di Ragusa, affinché si valutino eventuali azioni legali necessarie all’accertamento di fatti e responsabilità, a tutti i livelli, anche parlamentari e di governo.

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