Scicli, l’Omaggio a Piero Guccione

In mostra a palazzo Spadaro le opere di ventisei artisti che hanno incrociato il loro percorso con quello del Maestro

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SCICLI – Per tutto il periodo natalizio e oltre, fino al 15 gennaio, Scicli omaggia la memoria di due grandi artisti, compagni nella vita e nel lavoro: Piero Guccione e Sonia Alvarez.

A loro il movimento culturale “Vitaliano Brancati” ha voluto dedicare due distinte esposizioni artistiche che si tengono in contemporanea. L’ultima, in ordine di tempo, è stata inaugurata domenica scorsa a palazzo Spadaro (visite tutti i giorni, dalle ore 10 alle ore 14 e dalle ore 15 alle ore 19, ingresso libero). Presentata al pubblico la mostra “Omaggio a Piero Guccione” che raccoglie le opere di ventisei artisti, i quali hanno incrociato il loro percorso con quello del Maestro.

L’omaggio di Franco Polizzi a Piero Guccione (2021)

Stiamo parlando di Loredana Amenta, Ilde Barone, Salvatore Barone, Giovanni Blanco, Sandro Bracchitta, Carmelo Candiano, Mavie Cartia, Giuseppe Colombo, Monica Ferrando, Giovanna Gennaro, Maria Guastella, Giovanni La Cognata, Gianni Mania, Sebastiano Messina, Luigi Nifosì, Fernanda Paternò Castello, Franco Polizzi, Cetty Previtera, Giuseppe Puglisi, Lucia Ragusa, Gianni Robustelli, Manlio Sacco, Ninni Sacco, Giovanni Viola, Piero Zuccaro e Franco Sarnari.

Il Brancati – spiega lo storico dell’arte Paolo Nifosì ha voluto ricordare Guccione invitando quanti, tra gli artisti, hanno dialogato con più frequenza con lui. Il risultato è una corale e affettuosa organicità che mette i luce la presenza molto avvertita di Guccione, a tre anni dalla sua scomparsa”.

Nella foto Paolo Nifosì

Diversi i ritratti, e diverse le opere interpretate dagli artisti, oltre ai luoghi del microcosmo in cui la vita del maestro e dei suoi amici artisti è stata rivissuta”, ha concluso Nifosì.

Contemporaneamente, sempre nelle sale del palazzo nobiliare di via Penna, il Comune di Scicli ha messo in esposizione una raccolta di incisioni di Piero Guccione del ciclo “Discorsi intorno a due nuove scienze”, pubblicate con la prefazione di Papa Giovanni Paolo II nel 2001, in occasione della riedizione, da parte delle Edizioni Il Cigno, dell’opera omonima di Galileo Galilei.

Lo scorso 6 novembre è stata aperta, invece, l’altra mostra, quella dedicata a Sonia Alvarez. Nella sede del Brancati in via Aleardi (visite dalle ore 17 alle ore 20, dal lunedì al sabato, ingresso libero) si trovano in esposizione 24 opere dell’artista, tre pastelli di Piero Guccione e un olioun ritratto di grandi dimensioni del 1983 mai esposto in Sicilia. Accompagna la mostra un catalogo con testi di Giorgio Agamben, Tina Causarano, Monica Ferrando, Angelo Giavatto, Elisa Mandarà e Lucia Nifosì.

Questa grande pittrice venuta da lontano, ma con una memoria greca – scrive il filosofo Giorgio Agamben, autore di uno dei saggi in catalogo – ha ritrovato in Sicilia, dove secondo la leggenda Persefone è stata rapita nell’Ade, la forma ancestrale del mistero”.

Gli interni, che ostinatamente dipinge, sono interni eleusini, le umili cose disseminate sulle sue tele, copriletti e lenzuoli, reggiseni e giubbotti, accappatoi e sciarpe dimenticati su una sedia, ricordano – conclude Agamben – i semplici oggetti che gli iniziati contemplavano a Eleusi, non meno che le marine di Guccione e le spiagge di Sampieri”.

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