Scicli e la parità di genere, a che punto siamo?

L’altra sera l’associazione “Casa delle Donne” ha illustrato alla cittadinanza le risultanze del progetto, realizzato nell’ambito del finanziamento 8X1000 delle chiese valdesi, dal titolo “Lezioni di rispetto: uguali e diversi”

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SCICLI – Lente di ingrandimento in mano per leggere accuratamente il rapporto tra Scicli e la parità di genere. La Casa delle Donne, l’altra sera nella sua sede, ha voluto illustrare alla cittadinanza le risultanze del progetto “Lezioni di rispetto: uguali e diversi”, avviato dalla stessa associazione e realizzato nell’ambito del finanziamento 8X1000 delle chiese valdesi.

Uno degli obiettivi principali del lavoro è stato quello di sviluppare, nei ragazzi e nelle ragazze, di età compresa tra i 5 e i 12 anni, modelli di relazione basati sull’accoglienza e sull’accettazione della diversità, con una rinnovata attenzione ai rapporti e alle azioni di contrasto alla violenza di genere.

La CdD ha voluto, dunque, coinvolgere attivamente gli alunni e le alunne dell’istituto comprensivo “Don Milani” di Jungi. Le lezioni di “Rispetto” sono state svolte nel corso di laboratori, diretti da alcune operatrici, tra sociologhe, assistenti sociali, pedagogiste e psicologhe, che hanno promosso la non discriminazione legata al sesso, all’orientamento sessuale e all’identità di genere.

In una fase successiva è stato, invece, distribuito un sondaggio, sviluppato per valutare quanto la problematica della disparità di genere fosse presente nel nostro tessuto sociale. I dati emersi, infine, sono stati esaminati e discussi, con le istituzioni (in primis l’amministrazione comunale) e le agenzie educative locali, nel corso della serata conclusiva del progetto, al termine della quale SVN ha chiesto alla presidente dell’associazione CdD, Melania Carrubba, di tracciare un bilancio.

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