Covid-19: “Assistenza domiciliare per le fasce più deboli e mascherine per i cittadini più a rischio”

Le due proposte lanciate dalla Lega Giovani Scicli per scongiurare ogni possibilità di contagio e tutelare la salute pubblica

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SCICLI – Ancora in prima linea la Lega Scicli sul fronte emergenza coronavirus. A intervenite questa volta è il movimento dei Giovani del partito leghista. Due le proposte da loro elaborate per tutelare la salute pubblica e proteggere da ogni possibilità di contagio le fasce sociali più deboli. “Portiamo all’attenzione della Protezione civile locale e del Comune di Scicli –afferma LGS- una preoccupazione che è palese soprattutto sui social, ovvero la quasi impossibilità per i cittadini più a rischio di poter usufruire delle mascherine”. I Giovani della Lega Scicli chiedono “alla Protezione civile se a livello comunale disponga del necessario materiale sanitario di protezione individuale da destinare ad anziani, malati oncologici ed immunodepressi”. Il movimento leghista passa alla seconda proposta.Per limitare gli spostamenti in piena emergenza coronavirus, in particolare delle fasce sociali più deboli, sarebbe opportuno –prosegue LGS- che il Comune valutasse, di concerto con la Protezione civile locale, l’attivazione di un servizio di assistenza domiciliare per il rifornimento di prodotti alimentari. A tal proposito, sarebbe utile anche il coinvolgimento di privati, come i supermercati, e le associazioni di volontariato”. I Giovani del partito leghista esortano la cittadinanza a seguire le misure stabilite dal Governo per prevenire e contrastare la trasmissione del virus e si rivolgono alle autorità competenti affinché si “intensificano i controlli e si puniscano con estrema severità coloro che furbescamente si aggirano senza alcuna giustificazione valida”. La Lega Giovani Scicli in ultimo afferma che “visti i nuovi casi di covid-19 in provincia di Ragusa, sarebbe opportuno richiedere anche l’impiego delle Forze Armate dislocate in Sicilia, in modo tale da integrarle alle Forze dell’ordine e alla Polizia municipale”.

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