Uccisione carabinieri Garofalo di Scicli e Fava di Taurianova: condannati all’ergastolo i mandanti

Sindaco Enzo Giannone: “Un lutto lungo 26 anni”

Nella foto da sx: Antonino Fava e Vincenzo Garofalo
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REGGIO CALABRIA – La Corte d’Assise di Reggio Calabria, presieduta da Ornella Pastore, ha condannato all’ergastolo, nell’ambito del processo “‘Ndrangheta stragista”, il superboss di Brancaccio, Giuseppe Graviano, e Rocco Santo Filippone, ritenuto capomandamento di Melicucco, centro della Piana di Gioia Tauro, e accusato di essere affiliato alla cosca Piromalli. La Corte d’Assise, dunque, accogliendo quasi per intero le richieste della procura reggina (per Filippone era stata chiesta anche la condanna a 24 anni per associazione mafiosa, ma il giudice ne ha inflitti 18), ha ritenuto Graviano e Filippone i mandanti degli attentati ai carabinieri avvenuti fra la fine del 1993 e il febbraio del 1994. Nel secondo dei tre agguati persero la vita, nei pressi di Scilla (Rc), i carabinieri Antonino Fava e Vincenzo Garofalo, quest’ultimo di Donnalucata. Secondo l’ipotesi accusatoria portata avanti dal procuratore aggiunto Giuseppe Lombardo, gli attentati ai carabinieri compiuti da Consolato Villani e Giuseppe Calabrò, non avvennero, come stabilito nel processo ai killer, per neutralizzare un controllo da parte dei militari nel momento in cui i due stavano trasportando delle armi, ma furono messi in atto in nome della strategia stragista della mafia siciliana per colpire e ricattare lo Stato in modo da ottenere vari benefici di legge, soprattutto carcerari.

Fonte Adnkronos

Il commento del sindaco di Scicli Enzo Giannone

 Il sindaco di Scicli Enzo Giannone e l’amministrazione comunale, stasera, appresa la notizia della storica sentenza, hanno voluto esprimere la propria vicinanza alle famiglie dei due militari decorati con Medaglia d’Oro al Valor Militare, ricordandone il sacrificio. Allo stesso tempo l’amministrazione vuole esprimere la propria vicinanza all’Arma in questo momento così difficile, ben sapendo che la Benemerita ha dato uomini di valore, pronti all’estremo sacrificio, al Paese”.

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