Scicli, l’intesa per rilanciare le grotte di Chiafura

Il Comune e il Parco Archeologico di Kamarina e Cava Ispica firmano un protocollo

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SCICLI – Stretta di mano tra il Comune di Scicli e il Parco Archeologico di Kamarina e Cava Ispica per il recupero e la valorizzazione dell’aggrottato di Chiafura. Le parti hanno apposto la loro firma in calce a un protocollo d’intesa che prevede la progettazione e il recupero funzionale paesaggistico e ambientale dell’antico quartiere rupestre.

L’accordo è finalizzato alla fruizione del sito a fini turistici e culturali. L’amministrazione comunale spiega sommariamente ciò che è previsto nel patto siglato. “I due Enti –si legge nella nota- metteranno a risorsa i propri tecnici progettisti per creare un unico Nucleo di progettazione, mentre toccherà al Comune acquisire tutti i pareri di legge per l’approvazione del progetto definitivo. Il protocollo d’intesa inoltre durerà dieci anni.

Nella foto Enzo Giannone

Dà qualche dettaglio in più sulla convenzione stilata per Chiafura il sindaco Enzo Giannone. La grande area è di proprietà del Demanio comunale, e in tal senso –spiega- il Comune e il Parco hanno avviato una stagione progettuale per realizzare il consolidamento della parte rocciosa al fine della messa in sicurezza del sito e la progettazione della musealizzazione, facendo sintesi di due elaborati progettuali precedenti”.

L’antico quartiere rupestre che domina la cava di San Bartolomeo -conclude Giannone – entra così nella rete dei parchi archeologici regionali e si candida a ottenere cospicui finanziamenti a regia della Regione Siciliana, nell’ambito dell’istituendo ‘Parco archeologico dei Tre Colli’.

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